Le Trofie , una pasta antica
La ricetta delle trofie è tipica della cucina tradizionale ligure.
L’impasto base si prepara con semola di grano duro, acqua e sale.
Le trofie sono una pasta che le donne liguri fanno in casa da sempre, complice il fatto che per prepararle servano soltanto appunto solo tre ingredienti: acqua, semola e sale.
Riprovare a farle a casa regala, come sempre, un gusto del tutto particolare.
Gli abbinamenti per il condimento e le ricette con le trofie, poi, sono moltissimi: oltre al classico pesto, si possono aggiungere i fagiolini e le patate, ma anche pomodorini, zucchine, e altre verdure.
Ingredienti:
• 400 g di semola di grano duro rimacinata
• 250 ml circa di acqua
• 1 pizzico di sale
Per 6 persone:
La ricetta delle trofie fatte in casa
Iniziate mettendo la farina in una ciotola capiente con il sale, aggiungete l’acqua un po’ alla volta mentre impastate.
Impastate con le mani fino ad ottenere un panetto compatto e sodo.
Coprite con una canovaccio pulito e lasciate riposare fuori dal frigorifero per 30 minuti, dopodiché riprendete l’impasto e lavorate energicamente.
Staccatene poi dei pezzi grandi come una biglia e con il palmo della mano fate rotolare i pezzi di pasta sulla spianatoia, ottenendo degli gnocchetti attorcigliati, con le estremità più sottili della parte centrale.
Proseguite in questo modo fino a terminare l’impasto a vostra disposizione.
Buttateli in una pentola con acqua bollente e sale e lasciateli cuocere per 4 minuti e poi scolateli, mantenendo un poco di acqua di cottura, che vi servirà per diluire il pesto.
Una volta, la loro forma particolare e allungata si otteneva con un ferro da maglia in legno, lungo cui si arrotolava un pezzettino di pasta che veniva poi schiacciato con il palmo della mano. Ora la produzione è per lo più industriale, con macchinari appositi.
Semola, non farina
La ricetta delle trofie fatte in casa prevede l’uso della semola e non della farina.
Ma che differenza c’è tra le due? E come si riconoscono?
La farina è il risultato della macinazione del grano tenero, mentre la semola deriva dalla macinazione del grano duro.
Il primo ha una forma più tondeggiante e una consistenza più friabile, il grano duro, invece, ha una forma più allungata e risulta, appunto, più duro. Anche le farine che derivano da questi due grani mostrano alcune differenze: la prima ha un colore più bianco e risulta più soffice al tatto, la seconda invece ha un colore più giallo ed è più granulosa.
Per rimanere fedeli alla tradizione vi consigliamo di condire le trofei con un delizioso pesto di basilico fatto in casa.
La ricetta e gl ingredienti sono nell’articolo: https://www.welcometigullio.it/2020/03/17/il-pesto/