Zoagli è un piccolo borgo incastonato tra i comuni costieri di Rapallo e Chiavari nel golfo del Tigullio, ad est di Genova.
Scopriamo Zoagli
Lungo l’Aurelia, tra Rapallo e Chiavari, esiste un villaggetto di mare che dalla strada non si vede ma perderlo sarebbe un peccato: Zoagli.
Arrivando in macchina da Rapallo bisogna fare una curva a “U”, scendere verso un parcheggio e, per una volta, lasciare il veicolo.
Sulla destra, guardando il mare, bisogna salire per le stradine del paese, anche loro nascoste, quasi schive al visitatore.
Oppure, dalla rinnovata piazza che dà sulla spiaggia, sotto il cavalcavia si inforca il lungomare a sinistra o a destra per passeggiare sulla scogliera erosa dalle intemperie…
No, meglio arrivare in treno o perchè no, in vespa come in “vacanze romane”…fare il sottopasso e lì… si può restare senza fiato: tutta la passeggiata a mare di Zoagli è a picco sul mare, le rocce sono scavate da secoli di burrasche, il parapetto è spesso in riparazione.
Basta un po’ di mareggiata e, per passare, bisogna calcolare l’onda.
Ma questo è il fascino di Zoagli, antico insediamento preromano, dalle torri saracene.
Nelle giornate di sole, anche invernali, appoggiati alla roccia, si può godere il tepore del sole oppure, per i più comodi, bere un aperitivo tra il centro e la passeggiata o ancora pranzare e cenare sul versante di destra rispetto al mare o ancora al ristorantino della spiaggia.
Avviso agli innamorati, qualunque sia il tempo, lungo la passeggiata c’è una piccola piattaforma che si raggiunge con qualche scalino.
Da lassù si vedono solo il largo ed il promontorio di Portofino…difficile staccarsene.
Chiesa parrocchiale di San Martino. Eretta nel XVIII secolo è ubicata nell’immediato centro storico zoagliese.
Chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio nella frazione omonima. Sovrasta l’abitato frazionale facendo scorgere dall’attiguo piazzale un’incantevole vista sul Tigullio Occidentale e sul golfo omonimo.
Costruita durante il soggiorno dei vescovi di Milano in Liguria nel XII secolo, da cui deriverebbe l’intitolazione proprio a sant’Ambrogio.
Al suo interno, oltre l’altare centrale e laterale del 1707, è conservata una statua del Maragliano.